Angela Occhipinti – I cambi di fuoco della mente
La pluridecennale ricerca visiva di Angela Occhipinti è l’oggetto di questa mostra: una mostra che, per la prima volta, rilegge alcune stagioni del suo lavoro in un per- corso diacronico. Il titolo, scelto dall’artista stessa, dà conto di un transito attraverso modalità diverse dello sguardo e della mano: di volta in volta l’attenzione della mente ha portato l’occhio a mettere a fuoco realtà interiori o esteriori che l’opera nel suo insieme testimonia in termini coerenti.
Angela Occhipinti rappresenta un caso particolare di attraversamento, appassionato e ludico a un tempo, delle poetiche e delle mode artistiche dagli anni Sessanta a oggi. Partita da passioni che mettevano insieme pulsioni surrealiste (il sogno, la tra- sfigurazione inconscia) e un bisogno di racconto di sé in relazione alle vicende del mondo in cui viveva, la Occhipinti ha sempre creduto che, nell’opera, andasse sal- vaguardato prima di tutto il contenuto emozionale, persino autobiografico: e questo anche in anni come i Sessanta e i Settanta dominati da un freddo ritorno neofigu- rativo e poi da una dominante concettuale. Il suo mondo interiore (lettere, pensieri, vita vissuta, oggetti e materiali che hanno segnato la sua vita e quella della sua fami- glia) è sempre transitato, senza troppe complicazioni metaforiche, nel suo lavoro: persino con citazioni e richiami espliciti, letterali. I collages qui presentati, che datano agli anni Settanta, uniscono a questa dimensione privata, preziosità, persino son- tuosità di materia e ferrea logica disegnativa. Il suo studio è, come sa chi lo frequenta, è un antro, un accumulo di materiali desueti: colpisce l’osservatore di oggi il cristal- lino rigore compositivo con cui da questo deposito di emozioni scaturiscano forme dalla chiarezza inequivocabile.
L’altra costante del suo lavoro è proprio l’attenzione alle leggi immutabili del disegno e, a un livello non meno razionale ma anzi di continua tensione dialettica, del segno. La Occhipinti è una esperta maestra dell’incisione, l’ha insegnata per tanti anni a Brera, e ha allenato i suoi allievi a questa continua dialettica tra disegno (operazione sommamente mentale) e segno (risultato inevitabilmente fattuale). Il pericolo del decorativo sembra, in alcuni lavori, dietro l’angolo: viene neutralizzato da una co- stante autoironia, e da una consapevolezza severa, verrebbe da dire di controllo pro- fessionale, delle tecniche e dei dispositivi impiegati.
Il mondo interiore dell’artista è un mondo di dialogo: con se stessa e, con l’andare degli anni, con i luoghi che ha visitato. Angela Occhipinti è una accanita viaggiatrice e ha riportato dagli angoli sperduti del mondo ricordi e immagini. Che sono tran- sitati nelle sue opere degli anni Novanta e degli anni Duemila: dove i formati sono ingranditi, il problema del piano pittorico, da lei sempre salvaguardato come pri- mum modernista, si è allargato allo spazio della sala; e dove il tema ecologico, di de- stino dell’uomo nel pianeta terra, è diventato una costante di ricerca. Mai la bellezza intrinseca del materiale sovrasta in queste opere la chiarezza dell’invenzione: l’equi- librio tra emozione e controllo sembra far pendere l’asse della bilancia dalla parte del controllo.
Scheda della mostra
Artista:
Angela Occhipinti
Titolo:
I cambi di fuoco della mente
Inaugurazione: martedì 20 settembre 2016
Orario: lunedì – venerdì 11.00 – 13.00/15.00 – 19.00
Fondazione Mudima
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