Pablo Montoya, Trittico dell’infamia
La Fondazione Mudima è lieta di invitarvi giovedì 9 novembre 2017 ore 18.30 alla presentazione del volume:
Pablo Montoya, Il trittico dell’infamia.
Nell’incontro, moderato da Gianluca Ranzi, chief curator della Fondazione Mudima, Pablo Montoya dialoga con il Prof. Fabio Rodriguez Amaya, artista e professore ordinario di Lingue, Letterature e Culture Iberoamericane dell’Università di Bergamo e la traduttrice Ximena Rodríguez Bradford.
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Tre artisti minori, tre storie che si intrecciano sullo sfondo di un’epoca, la fine del Sedicesimo secolo, segnata dal sangue delle persecuzioni dei protestanti e dalle grandi scoperte: attraverso le loro vicende, Montoya traccia un affresco privato einsieme collettivo in cui affronta temi universali come la violenza, l’amore, la religione.
Una riflessione sul passato che si rivela per molti versi attuale e che rende giustizia a quello che, rimasto per secoli sotto silenzio, rappresenta tuttora uno dei più grandi genocidi della storia: lo sterminio dei nativi d’America.
Con una prosa secca che alterna il registro narrativo alla riflessione speculativa, l’autore dà vita a un romanzo nel quale la narrazione dei fatti si accompagna a una ricerca linguistica minuziosa, capace di restituire alla parola il suo forte afflato poetico.
Con questo romanzo, di prossima uscita in arabo, danese, francese, cinese e altre lingue, l’autore ha vinto nel 2015 il Premio “Rómulo Gallegos”, la distinzione più ambita da uno scrittore nel continente latinoamericano, nel 2016 il Premio di Narrativa “José María Arguedas”, assegnato dalla Casa de las Américas a l’Avana e nel 2017 il Premio “José Donoso” in Santiago del Cile.
Nell’incontro, moderato da Gianluca Ranzi, chief curator della Fondazione MUDIMA, Pablo Montoya dialoga con il Prof. Fabio Rodriguez Amaya, artista e professore ordinario di Lingue, Letterature e Culture Iberoamericane dell’Università di Bergamo e la traduttrice Ximena Rodríguez Bradford.
Pablo Montoya è nato nel 1963 in Colombia, a Barrancabermeja. è scrittore e professore di Letteratura all’Università di Antioquia. Ha pubblicato oltre venti libri di saggi, poesie e racconti e i romanzi La sed del ojo (2004), Lejos de Roma (2008) e Los derrotados (2012), dedicato alle guerre di indipendenza e alla guerriglia nel suo paese.
Ha dedicato diversi saggi alla musica e alla pittura (fra questi ricordiamo Sólo una luz de agua, dedicato al ciclo di Giotto su Francesco d’Assisi) e firmato varie traduzioni di autori francesi e africani. Nel 2015 ha conosciuto un improvviso successo in America Latina grazie al Premio Rómulo Gallegos, uno dei riconoscimenti più importanti dedicati alla narrativa in lingua spagnola (in precedenza vinto da autori come Gabriel García Márquez, Carlos Fuentes, Mario Vargas Llosa, Elena Poniatowska, Ricardo Piglia e Javier Marías).