SALVATORE BUEMI La scultura dall’osservazione del vero alla sintesi ideale
Salvatore Buemi, Ribelle Eterno, 1910
L’Avana (Cuba), cortile Nord del Capitolio
Salvatore Buemi (1867-1916) è uno scultore siciliano che operò a Roma tra la fine dell’800 e i primi del 900. Considerato uno degli scultori innovatori nell’arte monumentale per aver affrontato temi sociali (come nel caso del Ribelle Eterno, Lottando, ecc.), e temi storici (come nel Monumento alle Batterie Siciliane, Monumenti agli eroi e combattenti per la liberazione di Cuba José Martì ecc.) con l’uso di un linguaggio forte, deciso, senza
tracce di retorica e accademismo.
Un moderno, un verista di talento che trae ispirazione da persone, condizioni, fatti della realtà contemporanea e li rappresenta con maestria, realismo schietto, esente da retorica celebrativa e con un profondo controllo della forma e della materia.
Di Buemi questo libro racconta per la prima volta la storia, attraverso l’analisi delle opere, molte recuperate o ignote, ed estende l’indagine al contesto storico e culturale che lo stesso artista ha voluto documentare con i suoi lavori.
Nato a Novara di Messina nel 1867 da una famiglia artigiana (suo padre era calzolaio), frequenta la scuola di formazione di Messina.
Si trasferisce a Roma nella seconda metà degli anni Ottanta per completare i suoi studi. I suoi punti di riferimento furono gli scultori Ercole Rosa ed Ettore Ferretti, ma soprattutto Ettore Ximenes.
Nel 1891 e nel 1894 partecipa al concorso PAN (Pensionato Artistico Nazionale).
Nello stesso anno realizza il primo lavoro veramente importante: il Ribelle Eterno per l’Esposizione Nazionale di Palermo.
Nel 1899 viene eretto a Messina il monumento dedicato alle Batterie Siciliane perite nella disfatta di Adua. Esegue numerosi ritratti di personalità politiche, uomini di cultura e di scienza attraverso busti, targhe e medaglioni.
Nel 1902 espone alla LXXII Esposizione degli Amatori e Cultori di Belle Arti “Lottando” che sarà acquisita dallo Stato per la GNAM, omaggio a Giacomo Balla.
Nel 1903 fu chiamato a ritrarre Giuseppe Zanardelli. Nel 1905 espone la statua a figura intera dello statista bresciano alla Esposizione internazionale d’arte di Venezia.
Nel 1906 stipula il contratto con un incaricato degli Affari Esteri di Cuba a Roma per la realizzazione dei monumenti agli eroi e combattenti per la liberazione di Cuba come quello dedicato a José Martí che sarà inaugurato nel 1909 alla presenza dell’artista. Nel 1910 Buemi dona la statua del Ribelle Eterno alla città de L’Avana. Buemi è nominato cittadino onorario della Repubblica Cubana.
Nello stesso anno viene commissionata all’artista un monumento a Giordano Bruno dalla città di Narni.
Muore nel 1916 dopo una lunga malattia a Roma. Sulla sua tomba al Verano la moglie fa porre la statua in bronzo di un angelo con la spada in riposo.
La Fondazione Mudima è lieta di invitarvi giovedì 6 aprile 2017 ore 18.30 alla presentazione del volume:
Salvatore Buemi. La scultura dall’osservazione del vero alla sintesi ideale di Anna Maria Damigella per i tipi di De Luca Editori.
Interverranno Salvatore Bartolotta, Antoine Buemi, Gino Di Maggio, Emilio Isgrò, Daniele Lombardi, Carmelo Strano e Francesco Tedeschi